Livello:
Organismi europei (Eu)
Paese:
Italia (IT)
Anno:
2025
Ente / Autore
Ministero della Salute (MSML)
Tipologia / Abbreviazione
Statistiche (STAT)
Titolo
Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale 2025
Caratteri e fattori di interesse

L'Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero della Salute, presenta i dati statistici sulle strutture sanitarie e sui servizi ad esse connessi, sulle caratteristiche organizzative, sui fattori produttivi e sui dati dell'attività di assistenza territoriale ed ospedaliera.
A partire dall’anno 2023, la pubblicazione è stata arricchita da uno specifico focus sulla riforma dell’assistenza territoriale ex Decreto del Ministero della Salute del 23 Maggio 2022, n. 77, che contiene importanti informazioni circa la distribuzione regionale della Case della Comunità, delle Centrali Operative Territoriali e degli Ospedali di Comunità.
La recente pubblicazione, riguardante l'anno 2024, è organizzata e presentata in modo tale da permettere di fare raffronti con gli Annuari degli anni precedenti e valutare così come si è mosso il SSN nel corso degli ultimi 10 anni (2013-2023).

I dati emersi dal report:
996 strutture dedicate ad assistenza ospedaliera
9.121 strutture che erogano assistenza specialistica ambulatoriale (+0.4 % rispetto al 2022)
11.306 strutture che erogano assistenza territoriale residenziale o semiresidenziale (+1,2% rispetto al 2022)
6.760 strutture che erogano altra assistenza territoriale
1.203 istituti dedicati ad assistenza riabilitativa (+1,9% rispetto al 2022).

 

Strutture sanitarie territoriali
Nel 2023 sono state censite 8.114 strutture residenziali, 3.192 strutture di tipo semiresidenziale, 6.760 strutture di altro tipo (centri di salute mentale, consultori, stabilimenti idrotermali). Con riferimento alle strutture residenziali e semiresidenziali sono stati censiti 326.575 posti, pari a 554 per 100.000 abitanti, in lieve aumento rispetto al 2022. Di questi il 70,1% sono stati dedicati all’assistenza agli anziani, l’11,2% all’assistenza psichiatrica, il 16,8% all’assistenza ai disabili psichici e fisici, 1,1% ai pazienti terminali e 0.7% all’assistenza di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza.
Nel 2023 sono state rilevate 1.203 strutture riabilitative con 14.470 posti per l’attività di tipo residenziale e 13.239 per l’attività di tipo semiresidenziale. Nel complesso in Italia sono presenti 47 posti in strutture riabilitative ogni 100.000 abitanti.

 

 

Strutture di ricovero e cura
Il Servizio Sanitario Nazionale dispone di 194.408 posti letto per degenza ordinaria, di cui il 21,1% nelle strutture private accreditate, 11.700 posti per day hospital, quasi totalmente pubblici (89,3%) e di 8.174 posti per day surgery in grande prevalenza pubblici (77,2 %).
A livello nazionale sono disponibili 3.6 posti letto ogni 1.000 abitanti, in particolare i posti letto dedicati all’attività per acuti sono 3,1 ogni 1.000 abitanti. Particolare interesse ha rivestito di recente l’area dell’emergenza: il 55,6 % degli ospedali pubblici risulta dotato nel 2023 di un dipartimento di emergenza e una quota sempre maggiore di strutture di ricovero pubbliche (69,5 %) è dotata di un centro di rianimazione.
Nel complesso, nel 2023 sono state effettuate nelle strutture pubbliche e private accreditate poco più di 48 milioni di giornate di degenza e un ammontare totale di ricoveri per acuti in regime ordinario di circa 5.443.848 giornate
Dagli indicatori emerge un assestamento della degenza media (pari nei reparti pubblici a 7,6 giorni) e del tasso di utilizzo (pari al 79,9% valore medio nazionale), sia nei reparti per acuti che in quelli dedicati all’attività di riabilitazione e lungodegenza, osservando la stessa tendenza tra istituti pubblici e istituti privati accreditati.

 

 

Riforma dell'Assistenza territoriale
Nell’anno 2023 tre regioni hanno valorizzato la modalità Casa della Comunità all’interno del quadro G del modello STS11 per un totale di 127 Case della Comunità. L’Emilia Romagna è la regione con il numero più elevato di strutture (121 nel 2023 e 123 nel 2024).

 

 


Le Centrali Operative Territoriali contano nel 2024 una numerosità pari a 590, non evidenziando particolari trend spaziali. In particolare, si segnala un aumento notevole nelle regioni Veneto (+55), Lazio (+49) ed Emilia Romagna (+35) rispetto al 2023; nel biennio 2023-2024 la numerosità assoluta degli Ospedali di Comunità è più che raddoppiata, passando da 57 nel 2023 a 120 nel 2024 L’ampiezza degli OdC denota una certa disomogeneità regionale.

 

 

Volendo fare un confronto sui dati nell'ultimo decennio (2010/2023) possiamo notare diverse variazioni.
Il primo dato da esaminare è quello relativo alla distribuzione della popolazione italiana per classi di età che fornisce la dimensione del fenomeno dell’invecchiamento e delle necessità che ne derivano riguardo l’assistenza sanitaria. Nel 2013 la percentuale di persone con età compresa tra i 65 ed i 74 anni era pari al 10,7% della popolazione, stesso valore per gli over 74 (10,7%). A distanza di 10 anni, nel 2023, le persone con età compresa nella fascia 65-74 anni sono diventati l’11,7% della popolazione, mentre quelli over 74 il 12,1%.
Quindi, complessivamente, gli over 65 anni sono passati dal 21,4% al 23,8% della popolazione (un aumento di 2,4 punti percentuali).
Per quanto riguarda le strutture ospedaliere, nel 2013, erano 1.070 (in totale tra le pubbliche e le private), mentre nel 2023 il loro numero ammonta a 996. In 10 anni ne sono state chiuse 74, il 7%, con un taglio più marcato per quelle pubbliche (50 in meno). In calo anche le strutture per l’assistenza specialistica ambulatoriale, che da 9.214 nel 2013, in 10 anni sono scese a 9.121.
Sono invece in crescita, grazie al privato, le strutture di Assistenza Territoriale Residenziale, le strutture di Assistenza Territoriale Semiresidenziale e l’Assistenza Riabilitativa.
Se guardiamo nel complesso le strutture pubbliche del SSN e quelle private accreditate, si può facilmente desumere che i tagli tra il 2013 ed il 2023 hanno riguardato esclusivamente il settore pubblico, mentre le strutture private sono aumentate di quasi il 15%.
Rispetto a 10 anni fa, il SSN ha perso complessivamente oltre 10.000 posti letto, negli ospedali pubblici, portando i posti letto pubblici da 3,14 a 3,0 ogni 1.000 abitanti. Il privato accreditato è rimasto invece invariato.
Questo andamento è risultato piuttosto eterogeneo tra le diverse regioni, con alcune come Lombardia, Umbria, Marche e Puglia che hanno aumentato i posti letto sia nel pubblico che nel privato, ed altre come Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria e Sardegna che li hanno diminuiti.
I medici di famiglia sono passati da 45.203 nel 2013 a 37.983 nel 2023 (-7.220); i pediatri sono scesi da 7.705 a 6.706 (-999) e i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) da 11.533 a 10.050 (-1.483), mentre le Asl sono passate da 143 a 110.
Per quanto riguarda l'assistenza domiciliare, in 10 anni, le persone assistite sono più che raddoppiate: dai 732.780 pazienti trattati nel 2013 si è passati a 1.645.234 pazienti nel 2023. A diminuire sono state, però, le ore dedicate a ciascun paziente: nel 2013 erano 18 contro le 15 ore del 2023.
Infine i dati sugli accessi nei pronto soccorso, nel 2023 si registrano 18.353.118 accessi (311 accessi ogni 1000 abitanti), circa 2 milioni in meno rispetto al 2013, quando erano stati 20.551.053 con una media di 338 accessi ogni 1.000 abitanti.
Nel 2023 sono stati 1.397.358 gli accessi nei pronto soccorso pediatrici (154 accessi ogni 1000 abitanti fino a 18 anni), un numero poco inferiore rispetto al 1.609.287 di accessi di 10 anni prima (in media 158 accessi ogni 1.000 abitanti).

 

  1. http://benessere.netlearn.it/percorsi-allegati/D_Eu_IT_2025_STAT_MSML_Annuario_00_DOC_1.pdf
Materiale stampato dal sito www.aniapedia.it
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